Generalità su come realizzare un’impianto di videosorveglianza.
Da alcuni anni si stà diffondendo l’uso della videosorveglianza quale parte importante nella protezione delle abitazioni. Spesso il solo utilizzo di un sistema antifurto non soddisfa la nuove esigenze di protezione, legate più ad un concetto di furto in abitazione che a prevenire una serie di eventi malavitosi che si stanno proponendo giornalmente. Il controllo visivo e la videoregistrazione permettono di porre il malavitoso di fronte ad un nuovo silenzioso “nemico”.
Come è composto un buon impianto di videosorveglianza?
I componenti principali ed indispensabli sono:
Le telecamere suddivise in:
- Telecamere per esterni;
- Telecamere per interni;
- Telecamere per la visione notturna;
- Telecamere motorizzate;
- Telecamere via radio;
Il sistema di videoregistrazione composto da:
- Sistema di videoregistrazione (Hard disk);
- Sistema di acquisizione immagini su Personal computer.
Nella progettazione di impianto di videosorveglianza bisogna tenere presente le necessità del utente e scegliere i componenti dell’impianto più utili. L’impianto tipico e più attuale di videosorveglianza prevede l’nstallazione di telecamere all’esterno dell’abitazione con visione notturna e sistema di protezione alle basse temperature. Le telecamere sono inserite all’interno di supporti e contenitori che le proteggono dall’umidità e dalle basse temperature. Le telecamere devono essere di buona qualità e disporre di un gruppo ottico adatto a coprire l’area da controllare sia di giorno che di notte. Inoltre parte fondamentale dell’impianto è il sistema di videoregistrazione il quale permette la registrazione (programmabile) delle immagini inviate dalle telecamere. I sistemi di videoregistrazione moderni utilizzano un Hardisk per le memorizzazione delle immagini, permettono la registrazione in contemporanea di tutte le immmagini inviate dalle telecamere nonchè la possibilità di vedere in tempo reale su video le immagini riprese.
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Qualità7
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Giudizio complessivo8